Spett. Redazione, sono un medico, per la precisione pneumologo, che nel recente passato si è trovato ad assistere una paziente affetta da neoplasia intestinale per la quale è stata sottoposta a chemioradioterapia con gli inevitabili effetti collaterali: disturbi dell'alvo, eritropenia e leucopenia,dermatite attinica, alopecia...
Mi sono dovuto rendere conto che se la mia esperienza professionale mi aveva permesso di affrontare adeguatamente i problemi ematologici e intestinali, per quanto riguardava i problemi dermatologici non ero affatto in grado di indicare una soluzione, aldilà dei soliti palliativi.Fortunatamente, soprattutto per la paziente, la Collega Anna Maria Mirri, dirigente del servizio di Radioterapia dell'Osp. S.Filippo Neri in primo luogo  ha prescritto l'uso di biancheria intima specificamente studiata per circoscrivere i danni cutanei da radioterapia, in secondo luogo ci ha indirizzato alla Collega Pucci Romano per la terapia farmacologica locale e non solo. La Sua professionalità nell'indicazione dei rimedi ha dato dei risultati assolutamente positivi sia sul piano fisico  che sul piano psicologico: la paziente - e il sottoscritto - hanno potuto registrare direi da subito la attenuazione del danno cutaneo e mucoso,  con riduzione dei sintomi connessi e conseguente miglioramento della qualità di vita.
Ritengo  pertanto doveroso da parte mia segnalare quanto sopra non solo per ringraziare pubblicamente le Colleghe per la Loro disponibilità e capacità professionale, ma anche per sottolineare come molto spesso si sottostima l'importanza del controllo non solo della malattia  ma anche dei sintomi "minori" legati ad essa e ancor più spesso alla terapia.

Distinti saluti
Albino Sini