Caduta dei capelli da farmaci  arriva una soluzione naturale

L’alopecia da chemioterapici insorge da 1 a 8 settimane dall'inizio della terapia ed è di solito reversibile. Nelle forme permanenti oggi si può risolvere grazie all’epitesi del capillizio.

L’alopecia da chemioterapici è lo spettro che affligge le donne colpite da patologie oncologiche perché ha un impatto maggiore sulla vita di relazione, come è emerso a Roma durante la riunione annuale 'Il Corpo Ritrovato' del boardscientifico dell’Istituto di ricerche dermatologiche Derming. L’incidenza dell’alopecia indotta da chemioterapia è del 65 per cento dei casi trattati e, per il 47 per cento delle donne che ne soffrono, questo è senz’altro l’effetto più traumatico della chemioterapia. Se in forma acuta, l’alopecia da chemioterapici si manifesta entro due mesi dall’inizio della prima somministrazione ed è nella maggior parte dei casi reversibile.

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Ritrovare il corpo e la sessualità dopo il cancro

Chemio e radioterapia, ma anche le terapie ormonali possono causare rush cutanei, secchezza vaginale e altri disturbi che minano la vita sessuale. Ma le soluzioni ci sono a cominciare dalla scelta dei detergenti e della biancheria intima giusti e da un laser che stimola la formazione di collagene

Non solo la pelle, ma anche gli organi genitali e di conseguenza la sessualità possono risentire degli effetti che le terapie oncologiche hanno sul corpo dei pazienti. Disturbi come atrofia vaginale, incontinenza, difficoltà o impossibilità ad avere rapporti sessuali sono conseguenze frequenti del trattamento dei tumori femminili con ormonoterapia, chemioterapia e radioterapia. Ma non è una “tassa” da pagare senza nemmeno provare a combattere. Se ne è parlato nel corso della VI edizione del Board Scientifico “Il Corpo Ritrovato”, il gruppo di dermatologi che si occupa dei danni causati dalle terapie oncologiche.

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Cancro, quando le donne malate scelgono terapie meno efficaci per paura di perdere i capelli

Quando si parla di cancro la paura di perdere i capelli è così forte che spesso le donne arrivano a rifiutare delle cureoppure a scegliere quelle meno efficaci pur di non dover affrontare questo problema.

Lo svelano gli esperti che si sono confrontati nel corso dellariunione annuale del Board Scientifico Il Corpo Ritrovato aRoma. Le terapie oncologiche, in particolare la chemioterapia, possono provocare diverse reazioni fisiche nelle persone che vengono colpite e avere un impatto pesante sulla qualità della vita.

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PRENDERSI CURA DELLA CURA - 29/30 settembre 2017

I prossimi 29 e il 30 settembre si terrà a Roma presso la Residenza di Ripetta (Via di Ripetta n° 231) la VI edizione del consueto evento del  Board Scientifico “Il Corpo Ritrovato”

In questi anni, la nostra attenzione alle Tossicità Cutanee da Oncoterapia, è cresciuta e si è arricchita di una notevole casistica. Gli ambulatori dedicati che abbiamo fatto nascere  sono sempre più affollati di pazienti che chiedono il nostro aiuto. Infatti, i farmaci per la patologia oncologica che comportano tossicità cutanea sono molto più numerosi  e, se da un lato la sopravvivenza grazie ad essi è decisamente migliorata, la qualità della vita acquista sempre più un valore da difendere e  assicurare.

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"Quando la pelle diventa un guscio insopportabile"

Anche la dermatologia può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici
Ne parla la Prof.ssa Pucci Romano su 'La Repubblica'